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Dall’oratorio al bus in Ucraina S.Luigi saluta don Caprioglio – Corriere di Chieri

Si riporta di seguito l’articolo del Corriere di Chieri a cura di Enrico Bassignana dedicato a don Eligio Caprioglio.

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Dall’oratorio al bus in Ucraina S.Luigi saluta don Caprioglio

“Ha salvato la casa di Chieri: pareva potesse chiudere”

 

Il direttore dell’Istituto Salesiano San Lugi don Eligio Caprioglio a settembre lascerà Chieri, dov’è arrivato nel settembre 2014.

È destinato alla casa salesiana di San Giovanni Evangelista, nel quartiere torinese di San Salvario, dove si occuperà dell’oratorio.

Al suo posto arriverà don Genesio Tarasco, 79 anni, attualmente direttore ad Asti: sarà direttore della casa salesiana e si occuperà della gestione amministrativa e scolastica. Sarà affiancato da un confratello più giovane che si occuperà dell’oratorio.

“L’oratorio estivo continuerà la sua attività regolare fino al 22 luglio – scrive don Caprioglio, 62 ani, in questi giorni impegnato nel campeggio estivo a Castelnuovo Nigra – Grazie per la fiducia accordata nell’affidarmi i vostri ragazzi. Se vi sarà possibile vi aspetterò domenica 27 agosto alle ore 11.00 per la messa di ringraziamento di questi 9 anni bellissimi passati qui a Chieri. Un periodo meraviglioso e ricco di tante belle esperienze, che spero abbiano aiutato a conoscere un po’ di più la bontà del Signore e della mamma del Cielo Maria Ausiliatrice”.

A Chieri don Caprioglio era arrivato da Ivrea, dove aveva diretto per 12 anni la sede salesiana: era subentrato a don Guido Dutto, trasferito a Chatillon. Subito si è fatto apprezzare per il suo dinamismo:

“L’impossibile per lui è possibile – commenta la cooperatrice salesiana Alessandra Zocco, che coordina il centro di accoglienza invernale per senzatetto – Ha avuto cuore per tutto e per tutti, si è dato da fare per l’oratorio e per l’opera: è stato il nostro don Bosco“.

Molte le sue realizzazioni. Nel 2015 accoglie il Rettor Maggiore don Ángel Fernández Artime (che nell’occasione riceve la cittadinanza onoraria chierese), che a San Luigi inaugura il “muro del pellegrino” (sul quale i gruppi in visita a Chieri applicheranno una loro piastrella commemorativa) e i pannelli in Braille, finanziati dal Lions Club di Chieri.

Ancora nel 2015, bicentenario della nascita di don Bosco, riceve pellegrini da tutto il mondo e le centinaia di giovani partecipanti alla GMG diocesana. Inoltre, avvia un dormitorio per ospitare i senzatetto nei mesi invernali.

Avvia inoltre una curiosa raccolta: chiede alla gente di portare le banconote in lire, per poi cambiarle alla Banca d’Italia e mettere insieme una cifra necessaria per costruire una tensostruttura (poi realizzata l’anno scorso).

Nel 2019 si occupa del restauro della Cappella di Santo Stefano, con l’intenzione di usarla in particolare per le funzioni rivolte ai giovani.

Nel 2020 promuove la realizzazione di un documentario sui 10 anni chieresi di don Bosco, destinato ai partecipanti del 28° capitolo generale della congregazione che, tra l’altro, riconosce a Chieri un ruolo di primo piano tra i luoghi legati alla spiritualità salesiana.

“Nel marzo 2022 sono andato con lui e altri volontari in Ucraina per prelevare 35 profughi, accolti a Chieri – interviene il regista Antonio Palese – All’andata abbiamo viaggiato su un bus carico all’inverosimile di generi alimentari, che lui ha raccolto nel giro di pochi giorni. È giusto che lui, in base alle regole salesiane, vada altrove per proseguire il suo ministero, ma per noi di Chieri che lo perdiamo è una brutta botta”.

Aggiunge Agostino Franco, registra della Filodrammatica Tosco:

Ha salvato la casa di Chieri, di cui a un certo punto si diceva che potesse chiudere. Nove anni fa i bambini che partecipavano alle nostri Olimpiadi erano 12, all’ultima edizione ce ne sono stati 300″.